(Mini) Guida Pratica a Disneyland: alcuni consigli

(Premessa: spero di non dover pagare i diritti a Gianluca per l’uso improprio del prefisso mini nel titolo 😉 )

Come ho comunicato più volte su Twitter, ho trascorso gli ultimi 4 giorni a Disneyland Paris, o meglio da mercoledì alle 19 circa fino a sabato alle 13.

Nel complesso è stata un’esperienza davvero molto bella e indimenticabile, con ovviamente qualche piccolo difetto anche se marginale; ho l’impressione che le aspettative che precedono la gita in questo meraviglioso parco sono spesso avvolte da un manto d’incanto e il disincanto arriva inevitabile: sei sempre un turista in un grande parco di divertimenti  le persone che ti circondano sono esseri umani con i loro pregi e difetti e tutto quello che ti circonda è in un’unica parola business.

Mi sento quindi di elencare in punti alcuni consigli/suggerimenti, o usando un inglesismo tips, a chi ha in programma un viaggetto in questo mondo incantevole, ma non troppo.

I PARCHI

Come probabilmente già saprete Disneyland Resort Paris non è composto da un unico parco ma due, uno accanto all’altro: Disneyland e Walt Disney Studios.

 

Disneyland Paris

 

Il primo è il parco che tutti conosciamo, quello con le attrazioni ispirate alle storie più classiche della Disney come Biancaneve e i Sette Nani, Il Libro della Giungla, Alice nel Paese delle Meraviglie etc.;

Biancaneve a Disneyland

Il Libro della Giungla a Disneyland

Alice nel Paese delle Meraviglie a Disneyland

 

il secondo è dedicato ad un pubblico più adulto dove protagonisti sono le storie più recenti della Disney tanto apprezzate anche dai più grandi come Monsters & Co, Alla Ricerca di Nemo e Lilo e Stitch.

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Non solo, l’attenzione verso noi grandicelli è visibile anche in altre attrazioni come lo spettacolo degli stuntmen (classificabile direi come uno degli impedibili) e le montagne russe aventi come colonna sonora gli Aerosmith.

 

I primi tre consigli che vi do sono:

  • Dedicate almeno due giorni a questa vacanza
  • Non saltate gli Studios, soprattutto se siete adulti senza bambini
  • Munitevi subito di una Guida di entrambi i parchi.

LE GUIDE

Due parchi e quindi due guide. All’ingresso di Disneyland troverete subito una miniguida fatta a mappa del parco ma non degli Studios. Vi consiglio allora di andare nel Disneyland City Hall, ossia il Punto informazioni presente in Main Street USA, per chiedere anche la mappa degli Studios e prendere il depliant con gli eventi di entrambi i parchi così potete organizzare le vostre giornate e non rischiate di perdervi spettacoli ed esibizioni.

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I miei suggerimenti a questo proposito sono:

  • Non perdete la Parata delle 17:00, i carri sono molto belli così come i personaggi.
  • Se siete adulti (soprattutto se siete senza bambini) e se vi piace il genere montagne russe, individuate subito le attrazioni in arancione ossia quelle etichettate come Emozioni Forti.
  • Utilizzate il sistema FastPass per non fare troppa coda. Sono delle macchinette situate vicino alle singole attrazioni dove inserendo il biglietto d’ingresso si ottiene un biglietto con l’orario esatto in cui recarsi. All’orario indicato ci si ripresenta all’attrazione e ci si infila nella coda FastPass, una sorta di corsia preferenziale. Purtroppo non tutte le attrazioni prevedono questo sistema, quelle che ce l’hanno hanno un bollino FP sulla guida.

MANGIARE E BERE

Disneyland è carissima, tutto costa uno sproposito e quindi può essere utile adottare qualche accorgimento:

  • Se proprio non volete portarvi il pranzo al sacco, portate almeno qualcosa da bere e da sgranocchiare: drinks e snacks costano parecchio.
  • Se vi siete dimenticati di farlo potete fare qualche acquisto nella stazione fuori dall’ingresso al parco, nel negozio all’interno o direttamente dalle macchinette, tanto è tutto preconfezionato anche dentro e pagherete qualcosa meno.
  • Se volete fermarvi al Disney Village, l’area adiacente ai parchi con negozi e ristoranti, per fare qualche acquisto e vi viene fame sappiate che c’è anche un enorme McDonald’s: magari non siete amanti del genere ma visto i prezzi degli altri ristoranti è sempre un bene saperlo

 

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I BAMBINI

Disneyland è indubbiamente il paradiso dei bambini, ma potrebbe non essere quello dei genitori visto i prezzi. Non fatevi incantare dal messaggio I Bambini sotto i 7 Anni NON pagano: il biglietto sarà gratis ma Disneyland è pur sempre una grande macchina da soldi e questa è una realtà con cui bisogna fare i conti da subito.

Quindi è opportuno sapere che:

  • Per farsi fare gli autografi dai personaggi è necessario comprare l’apposito quadernetto degli autografi, onestamente non mi ricordo quanto costa ma non è sicuramente gratis.
  • I palloncini con le teste di Topolino, Paperino, Winnie the Pooh e company costano 7.50 euro l’uno.
  • Se vedete qualche bambino/bambina con un vestito tipo da Carnevale sappiate che ho visto abitini da principessa a 60-70 euro. Provate a persuadere vostra figlia che potrà diventare una splendida Minnie anche solo il cerchietto con le orecchie, dovreste cavarvela con 10-15 euro.
Disneyland_0395

 

Per ora mi fermo qui, se mi viene in mente qualche altro consiglio utile lo aggiungo a questo post.

Seguirà (tempo a disposizione per scrivere permettendo) un post con un’impronta più “markettara” anche se ad essere sinceri sono riuscita a non farmi assalire da pensieri “impuri” per la stragrande maggioranza del tempo trascorso.

Tutte le foto scattate sono già su Flickr. Erano più di 400 ma ho fatto una selezione (ora sono 397).

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Essere creativi con i Chewing Gum (masticati)

Mi ha fatto sorridere la campagna Paint by Numbers ideata per Hubba Bubba, una marca di chewing gum.

Come potete vedere dall’immagine qui sotto i passanti possono trasformarsi in artisti usando la propria gomma da masticare… già masticata. Basta seguire le istruzioni del gioco paint by numbers e incollarla nel punto giusto per diventare dei nuovi Wahrol 😉

Oltre ovviamente ad apprezzare l’idea creativa (ne parla anche ninjamarketing), la campagna mi ha fatto sorridere perchè mi ha riportato alla mente un’altra manifestazione diciamo sempre creativa ma nostrana e senza pensieri markettari dietro.

Questa è una foto che ho scattato ad Assisi in prossimità della Rocca Maggiore.

 

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 Chissà se dove hanno trovato l’ispirazione gli ideatori della campagna Hubba Bubba. A volte la creatività è dove non riesci a vederla o dove meno te l’aspetti!

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Ritorno da un Matrimonio Inglese

Questo weekend sono stata a Londra per il matrimonio di mio cugino (mia mamma per chi ancora non lo sapesse è inglese).

Avevo già partecipato ad un altro matrimonio in passato, ma avevo circa 12 anni e non ho colto molti degli aspetti che lo caratterizzano e che soprattutto lo rendono diverso da quello italiano.

Non vi voglio tediare con una descrizione nei minimi dettagli di quello è successo ma descriverò solo alcuni particolari di cui magari non siete a conoscenza:

  • Le donne ai matrimoni devono (o meglio dovrebbero) portare il cappello. Visto che i tempi si sono evoluti è possibile sostituire il cappello con un "fascinator" ossia un fermaglio a forma di pettine con le piume. Eccomi con il mio fascinator (ah ho ovviamente riutilizzato anche l’abito del matrimonio di due settimane fa visto che la tintoria è riuscita a pulirlo da quella brutta macchia di limoncello che c’era davanti 😉 )

  • Durante la cerimonia viene spiegato agli invitati che non sono lì come spettatori ma come veri e propri partecipanti. Questo succede anche in alcuni matrimoni italiani ma a Londra la richiesta di impegno da parte degli invitati è esplicita e contestualizzata nella cerimonia perchè il prete, dopo aver fatto la richiesta di impegno reciproco agli sposi per ottenere da loro la risposta "LO VOGLIO" (= "I WILL") , chiede anche al pubblico se vogliono impegnarsi a dare il loro supporto alla coppia nella loro nuova vita insieme e gli invitati devono rispondere all’unisono "WE WILL" (addirittura il prete ha chiesto di ripeterlo una seconda volta perchè la prima non era molto convincente).
  • Nel matrimonio inglese esistono dei ruoli ben precisi: non ci sono i testimoni degli sposi ma un’unica figura maschile, che generalmente coincide con il miglior amico dello sposo, che è il Best Man. Il Best Man è probabilmente il ruolo più importante dopo gli sposi ed è colui che generalmente chiude la serie di Speech, ossia dei discorsi, dopo il padre della sposa e lo sposo in occasione del pranzo. Un’altra figura maschile di rilievo è l’Usher, ossia l’usciere, che è colui che accoglie tutti gli ospiti e li fa accomodare in chiesa. Anche questo generalmente coincide con un caro amico dello sposo o degli sposi. Infine ci sono le damigelle e il Pageboy, il "paggetto", colui che solitamente porta gli anelli. I padri degli sposi, il Best Man, l’Usher e il Page Boy indossano tutti lo stesso vestito (preso in affitto) con tanto di cilindro (è un classico la foto della sposa insieme a questi personaggi mentre lanciano il cappello in aria).

  • Il matrimonio inglese è suddiviso in due parti: la prima parte prevede la cerimonia e il pranzo, che viene chiamato il Wedding Breakfast, la seconda parte la festa. Vengono invitate tot di persone al pranzo (nel caso di mio cugino 120) e tot di persone alla festa (altre 60 in questo caso per un totale di 180). In questo modo è possibile invitare più persone anche quelle che vengono considerate "non idonee" per il pranzo ma che comunque farebbe piacere avere lì per i festeggiamenti e per fare qualche brindisi insieme. Qui in Italia non essere invitati per il pranzo ma solo per il post pranzo verrebbe considerato un’eresia 😉
  • Il pranzo è, ahimè, decisamente l’opposto rispetto ai pranzi italiani: leggero e breve dato il ridotto numero di portate. Nel mio caso le portate sono state tre: un antipasto (caprese) un secondo con contorno (il piatto principale che consisteva in agnello con le verdure) e il dolce. FINE. Durante la seconda parte della serata viene tuttavia allestito un ricco buffet così da saziare anche tutti coloro che vengono solo per il party.

Non sono sicura al 100% che i matrimoni inglesi si svolgano tutti così ma mi sembra di aver capito che quanto descritto è una consuetudine.

del.izio.si X lafra [giu1]: Second Life Italian Survey, Treeboo, Social Networks Offline

“Second Life Italian Survey”: la prima ricerca-questionario italiano sul SL by my Second Life

La prima analisi approfondita sulla realtà italiana di SL, uno strumento per gli appassionati di SL, per i ricercatori, gli studenti e le aziende. I risultati dell’indagine verranno messi a disposizione di tutti coloro che compilano il quesitonario.

Treeboo.it – L’unione fa lo sconto!

Sito Treeboo.it che "grazie ai suoi gruppi di acquisto è la community che ti farà risparmiare sul prezzo della tua prossima vacanza" […] Inizi con uno sconto minimo garantito del 10% che cresce quando altri Treebooser prenotano il tuo stesso viaggio

Social networks geared for offline success? | CNET News.com

Some sites are turning to a new strategy to keep their services "sticky" and their users satisfied: they’re not just encouraging them to network online, but to attend offline events and parties in the real world as well

 

GUARDA TUTTI I DEL.IZIO.SI PER LAFRA e non solo…

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Pazzo pazzo inverno

A dicembre se ne parlava ancora sorridendo, anche se qualche muso lungo c’era già ovviamente, ora si parla di crisi: ma dov’è finita la neve?
Purtroppo in questi giorni sembra che la risposta sia arrivata da oltreoceano dove il freddo e il gelo hanno già ucciso trenta persone.
Ecco quanto riportato stamattina sulla Stampa:

Trenta morti. Incidenti. Trasporti bloccati e scuole chiuse. E’ il tragico bilancio dell’eccezionale ondata di maltempo che si è abbattuta durante il weekend sugli Stati Uniti. […] Gli Stati centrali sono stati messi in ginocchio dal clima impazzito. Neve, alluvioni, persino un tornado hanno provocato morti e danni per centinaia di milioni di dollari. Lo stato più colpito è l’Oklahoma, dove tre persone sono morte per ipotermia dopo essere rimaste troppo a lungo all’aperto. La violenta tempesta di ghiaccio ha lasciato 100mila persone senza energia elettrica e bloccato le strade del Paese […] Il Presidente Bush ha dichiarato lo stato di calamità naturale, chiedendo aiuti federali per le operazioni di emergenza.

Lo stato di calamità potrebbe essere presto dichiarato anche qui in Italia ma per il motivo opposto: l’assoluta mancanza di neve sta trascinando le imprese turistiche di montagna in un baratro economico da cui difficilmente si riuscirà ad uscire.

Ad impazzire non è solo l’economia e il turismo ma soprattutto la natura: già l’epifania ci aveva regalato il video della passeggiata sulle piste da sci di Madonna di Campiglio di un’orsa con i suoi piccoli (su Kataweb è possibile vedere il filmato) ora leggo che sui pendii piemontesi sono già tornate le farfalle:

Si ha un bel guardare in alto, far correre gli occhi fin su, sulle creste, in cerca di riverberi bianchi: i versanti a Sud – a volte anche quelli a Nord – sono spogli, puliti: niente neve fino in cima. Su qualche prato germoglia addirittura l’erba e a Ceresole Reale, versante piemontese, sui pendii fra i 600 e i mille metri compaiono le farfalle. Non traveggole da viandante o da turista: sono proprio le «vanesse dell’ortica», le farfallette rosse con i puntini neri («Aglais urticae»).

Domenica noi amici abbiamo colto i pochi vantaggi legati a questa strana situazione climatica recandoci alla Locanda Perlonc a Treviso Bresciano a mangiare lo spiedo con la polenta 🙂
Mentre i ragazzi si apprestavano a giocare un simil rugby sul prato fuori dalla Locanda, ci sembrava strano sentire dalla proprietaria come l’anno scorso quel manto verde fosse coperto di neve.
E per concludere a proposito di spiedo indovinate cosa mi sono vista servire di nuovo una volta a tavola?? Gli uccelletti…
Per gli amanti del genere un divertente video del nostro Ciccio che si diverte ad aprire il becco dello sfortunato pennuto (deboli di stomaco astenersi eheheh)!

Aggiornamento del 17 gennaio
QUI tutte le altre foto della Gita 🙂

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Notizie interessanti: MyBlogLog è di Yahoo e ci sarà una donna tra le Guardie della Torre di Londra

(Già immagino i primi spontanei commenti che emergeranno dalla semplice lettura del titolo: “Ok per la prima notizia, ma cosa c’è d’interessante nella seconda?” …. antipatici 😛 )

Non mi capita spesso di scrivere a proposito di queste “notizie bomba” perchè tanto poi lo fanno tutti ma sono utente sia di MyBlogLog, come è visibile nella colonna a destra dove ho inserito il widget che consente di visualizzare gli ultimi utenti che hanno visitato il blog (e che ovviamente sono iscritti a MyBlogLog), sia di Yahoo!, e non solo perchè ho un account di Flickr, e quindi mi fa piacere tenere traccia di questo avvenimento anche sul mio blog.

Comunque tornando alla notizia, salvo ulteriori smentite, Yahoo! ha comprato MyBlogLog. Se ne era già parlato a Novembre ma l’acquisizione non era mai stata confermata. A questo proposito potete leggere l’articolo di Techcrunch del 17 novembre 2006 e quello di oggi “Yahoo Buys MyBlogLog. No, They Didn’t. Wait, Yes“.

Chissà cosa nascerà da questa nuova acquisizione, quali effetti saranno visibili tra qualche tempo, sono proprio curiosa…

Seconda notizia meno bomba ma per me ugualmente interessante (a. sono una donna, b. sono mezza inglese) è quella che ho letto guarda il caso proprio su Yahoo! dove si spiega che per la prima volta in 522 anni, una donna farà parte del corpo delle guardie della Torre di Londra. Si tratta di un importante traguardo per lei perchè a quanto pare i requisiti per poter accedere alla selezione sono rigidi e le possibilità poche:

Per diventare Beefeater, i candidati devono avere un minimo di 22 anni di servizio nelle forze armate britanniche e devono aver guadagnato medaglie per buona condotta e lungo servizio […] “C’erano sei candidati, cinque uomini e una sola donna”, ha detto la portavoce Natasha Woollard . “Lei era la candidata migliore per il lavoro”.

Istintivamente mi verrebbe da chiudere questo post scrivendo che la prossima volta che andrò a Londra farò nuovamente visita alla Tower of London ma poi mi viene in mente che il biglietto costa 15 sterline e beh insomma vedremo 😉

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Rieccomi! Breve resoconto della mia assenza ;-)

Mai successo di restare così lontana dal blog, ma a tutto c’è una spiegazione! Ecco un breve (si spera) riassunto di quello che mi è successo in questi ultimi giorni!

22 dicembre: BIRTHDAY PARTY PER 5! Una super festa di compleanno per ben 5 festeggiati tra cui il mio trentenne Uragano. Nonostante il virus intestinale non potevo mancare, dalle foto è chiaro come io fossi l’unica sobria della serata (provate ad ubriacarvi con l’acqua naturale rigorosamente a temperatura ambiente).
La foto più bella? Senza dubbio questa 🙂


23 dicembre: Cena con mamma, papà e uragano al mio ristorante preferito: EL GUSS. Vista la partenza dei miei genitori per Roma il 24, abbiamo anche aperto i regali: il più originale è stato senza dubbio il mousepad che mi hanno regalato i miei genitori con stampata la loro foto, perchè così sono sicuri che ogni tanto mi ricordo di loro eheheh. Mitici!

24 dicembre: Rush finale per gli ultimi regali!!! (Perchè succede ogni anno?)

25 dicembre: Cena dai “suoceri”.
Il TOP è stato poter assaggiare qualche leccornia made by PECK!! I Gamberoni in salsa rosa facevano scendere la lacrima da quanto erano buoni.


Anch’io comunque ho dato il mio contributo portando, da brava inglese, il christmas pudding 🙂


26 dicembre: Partenza per Roma

27 dicembre: In Umbria con la nonna a visitare “zii e zie” che non vedevo da 15 anni. Ecco cosa mi sono vista servire sulla tavola…


AIUTOOOO. Ho visto una mia lontana cugina mangiarseli tutti avanzando solo il becco…

28 dicembre: Gita in Piazza Navona. In una delle tante bancarelle mio papà, romanista, ha notato un intruso tra le calze giallorosse, diciamo una certa distonia. Vediamo se la notate anche voi 🙂


29 dicembre: rientro a Milano. Eurostar in ritardo di 20 minuti! (se non ricordo male per ritardi superiori ai 25 minuti c’è il rimborso del 50% del biglietto…)

30 dicembre: niente di che direi (e perchè ce lo dici? perchè se no sta male, mancherebbe un giorno al resoconto, uff)

31 dicembre: Festa tra amici, dove ho potuto condividere un’altra simpatica tradizione inglese che è quella dei christmas crackers: hanno la forma di caramella, sono di cartone e al loro interno contengono una coroncina colorata di carta, una sorpresa e una barzelletta. Il gioco consiste nell’afferrare un’estremità della caramella e far prendere l’altra al tuo vicino, tirare fino a quando il cracker non si rompe (si sente anche uno scoppio, per questo si chiamano crackers) e vincerne il contenuto nel caso la parte centrale rimanesse a te.

Eccoci tutti a tavola con le coroncine eheheh (qui le altre foto)

1 gennaio: relax totale 🙂

2 gennaio: rientro in ufficio, ed eccomi qua 😉

In chiusura mi chiedo: sarà questo uno dei post a cui faceva riferimento Napolux parlando di “Tecniche avanzate di perdita lettori” eheheh? Va beh dai prometto che è stata solo una nota personale per inaugurare il nuovo anno, dopotutto questo è semplicemente il mio blog (Simply My Blog) e io sono semplicemente lafra ;-).

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3 Links per il Weekend [dic1]: Pikipimp, Audiosnacks e Peck (la vetrina di Natale)

Pikipimp: un altro sito molto carino che ti consente di manipolare in maniera divertente le proprie immagini, grazie alla possibilità di trascinare all’interno dell’immagine scelta svariati oggetti suddivisi per categorie: barbe, occhiali, gioielli, cappelli, personaggi famosi, animali, bocche, etc.
Ogni elemento può essere poi editato con diversi strumenti: ingrandimento, rotazione, trasparenza e Crop.
Ecco il mio parto serale… agghiacciante eheheh! (forse ho esagerato troppo con il rossetto 😉 )

Audiosnacks: Audiosnacks è un sito che si propone di aiutare gli utenti a vivere meglio i propri viaggi grazie alla possibilità di cercare, scaricare (a pagamento) gli audiotours delle città che andranno a visitare, creati da altri utenti registrati. Automaticamente questo comporta che grazie ad Audiotours ognuno può improvvisarsi guida turistica e registrare ad esempio la propria proposta di tour nella città in cui si vive, o il commento ad una mostra o ad un museo.
Ho guardato cosa è disponibile attualmente per la città di Milano e vi segnalo che è presente un audiotour del Cenacolo, sia in italiano (5 dollari) che in inglese (7 dollari). Cliccando sulla versione italiana ho ottenuto una serie di dettagli aggiuntivi che vi riporto:

Audio Snack: L’Ultima Cena
Previews: 19
Price: 5.00
Status: Active
Location: piazza s.Maria delle Grazie
File Type: MP3
City: Milan
Language: Italian
Country: Italy
Class: Walking
Date Created: 11/2/2006
File Size: 22.95 MB
Time Length: 30 min
Tracks: 17
Attachments: picture
Description: la tua guida personale ti accompagna, parlando per una mezzora, nella visita ad una delle più famose opere di Leonardo, a Milano e nel mondo. Oltre ad illustrarti ed a commentare l’Ultima Cena, ti dirà anche del soggiorno dell’artista a Milano, dell’ultimo restauro condotto sul dipinto e non si dimenticherà di parlarti anche della Crocifissione, l’affresco sempre trascurato ma ben presente, con il capolavoro di Leonardo, nella stessa sala del refettorio
[Play Sample]

PECK: A proposito di gite a Milano, se siete nei paraggi e riuscite ad andare in Via Torino andate a vedere la vetrina natalizia di Peck: un super babbo natale con renna interamente di cioccolato bianco!

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LOCH NESS X 3: Voglia di Scozia, Campagna WWF e il “fratello” plesiosauro

Non vi succede mai che uno stesso argomento, di cui magari non sentite parlare da tempo, ve lo ritroviate davanti più volte nel giro di pochi giorni? L’argomento in questione è Loch Ness, non il lago scozzese ma il mostro che dovrebbe abitarlo.
Settimana scorsa mentre eravamo a Londra, io e Uragano abbiamo pensato al fatto che sarebbe stato bello tornare la prossima estate e magari fermarsi una settimana anche in Scozia. Allora io scherzosamente ho detto “Sìììì, così andiamo anche a vedere Loch Ness”, ovviamente Uragano era molto contento di questo mio interesse verso la famosa leggenda :——–) eheheh.
Comunque, fatti personali a parte, lunedì torno in ufficio e leggo qualche blog qua è là tra cui anche Advertising for Peanuts ed ecco che mi ritrovo la ben nota foto scattata a Nessie in uno dei soggetti della campagna pubblicitaria di WWF, “WWF MYSTERIES”, dove il messaggio, comunicato a mio avviso in maniera molto chiara ed originale, è che se non adottiamo le misure necessarie per presevare alcune specie animali, tra qualche anno riuscire a vederle e a fotografarle sarà più difficile che fotografare il mostro di Loch Ness, perchè saranno a forte rischio estinzione.

Ieri Lochness di nuovo: sono sul treno e sfoglio il nuovo freepress 24 minuti e a pagina 4, nella sezione Attualità, leggo: “Il mostro di Loch Ness ha un sosia. È un dinosauro ritrovato al Polo Sud”. L’articolo spiega che in Antartide è stato rinvenuto uno scheletro fossile, un plesiosauro vissuto 70 milioni di anni fa, che ha una forte somiglianza con il leggendario mostro: il collo sarebbe identico.

Insomma, la spiegazione di questa insistenza da parte di Nessie a voler comparire in svariate situazioni, decisamente slegate tra di loro, è ovviamente una: vuole che andiamo a conoscerla 😉

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