iPad: nuovo device, nuove opportunità?

In questo ultimo periodo si è sentito tanto parlare del fenomeno iPad, il nuovo device di Apple presentato da Steve Jobs.

Ho letto diversi post sul tema per cercare di farmi un’opinione e ancora non ci sono riuscita ma proverò a riassumere comunque alcuni temi chiave e a condividere qualche riflessione.

Perchè l’iPad sta suscitando tanto interesse?

Innanzitutto perché è Apple, l’azienda che dopo aver rivoluzionato il mercato dell’hardware e quello della musica digitale ha stravolto anche quello della telefonia cellulare con il lancio dell’iPhone e del suo App Store. Quindi la seconda domanda sorge spontanea:

L’iPad sarà un altro device di successo?

Come sempre ci sono gli entusiasti e gli scettici.

Partiamo dalla prima categoria di cui il leader è ovviamente Steve Jobs. Secondo Jobs iPad è migliore di un iPhone e migliore di un computer relativamente ad una serie di task: browsing, email, photos, video, music, games, ebooks. Se da una parte, infatti, lo schermo più grande consente una migliore fruizione di pagine web, foto, video ed in generale delle applicazioni rispetto ad un telefono cellulare, dall’altra l’assenza della tastiera elimina un ingombro non necessario quando si vuole utilizzare un device principalmente per navigare, leggere, e più in generale per scopi non professionali. Jobs definisce l’esperienza di utilizzo di un iPad più "intima" rispetto ad un laptop.

Gli stessi punti di forza vengono visti dagli scettici come punti di debolezza: se una persona ha già a disposizione un iPhone e un laptop non ha bisogno di un iPad.

Il task sul quale tuttavia si stanno scornando (si fa per dire) scettici ed entusiasti è l’ultimo: ebooks.

L’iPad è un rivale di Kindle e dei suoi fratelli?

Ho recentemente lanciato una specie di sondaggio su Friendfeed per mettere a confronto i due prodotti e vedere le reazioni spontanee.

Riassumendo (e banalizzando) si potrebbe dire che le possibili risposte sono di due tipi:

  • Sì, hanno più o meno le stesse dimensioni ed entrambi permettono di leggere eBook.
  • No, sono due prodotti diversi destinati a due target diversi con bisogni diversi.

Tra i Sì abbiamo le seguenti varianti:

  • Sì, ma è meglio Kindle perchè ha la tecnologia adatta per leggere libri interi in formato digitale
  • Sì, ma è meglio iPad perché ha molte più funzionalità rispetto a Kindle, non è solo un ebook reader.

Ci sono tantissimi post e articoli che mettono a confronto i due prodotti quindi evito di dilungarmi sull’argomento.

Per quanto mi riguarda la mia risposta è “Sì hanno più o meno le stesse dimensioni ed entrambi permettono di leggere eBook” e mi sembra eccessivo affermare che si tratta di due prodotti diversi, con target diversi e in grado di soddisfare bisogni diversi.

Sono assolutamente d’accordo con chi dice che per leggere un libro di narrativa è meglio Kindle, ed in generale la categoria dei reader dotati di schermo e-ink ma è anche vero che ci sono tantissimi altri libri che si prestano ad una modalità di lettura più “snack” come ad esempio una guida di viaggio, un manuale di istruzioni, un vocabolario o un libro di normativa come il Codice Civile.

Avere la possibilità di portarsi in viaggio cinque guide non una può essere un grosso vantaggio, magari insieme ai libri di arte con la descrizione dei quadri che andremo a vedere, per non parlare dell’opportunità di cercare una legge semplicemente inserendo nel campo di ricerca il numero o la descrizione e non dovendo aprire un grosso e pesante tomo scomodo se si è in movimento.

Ho sempre pensato che gli e-reader in generale potessero avere un punto di forza rispetto alla carta in questo genere di pubblicazioni, ma ammetto che la mia convinzione è legata al fatto che in questo momento preferisco ancora leggere un libro sfogliandolo, sottolineando i passaggi che più mi colpiscono a matita e mettendo le orecchiette alle pagine per ricordarmi a che punto sono arrivata.

L’arrivo dell’iPad ha rafforzato ulteriormente il mio pensiero, facendo un passo in avanti. Se il vero successo dell’iPhone è strettamente legato al mercato delle apps, il successo dell’iPad sarà credo legato alla capacità di sviluppare un’offerta di prodotti editoriali, ed in generale di applicazioni, in grado di sfruttare al massimo le potenzialità del device.

Provo a fare qualche esempio:

  • Un libro di arte con una navigazione interattiva: toccare diversi punti del dipinto per avere ulteriori dettagli, cliccare sul nome dell’artista per vedere altri dipinti e vederli geolocalizzati (e magari scoprire mentre si è al Musée d’Orsay che a Parigi esiste un intero Museo dedicato a Picasso)
  • Una guida di viaggio con integrato Google Maps
  • Libri di storia in grado di farci rivivere davvero il passato: se mi trovo al Circo Massimo potrò vedere nello schermo del mio iPad una rappresentazione di quello che era quel prato verde duemila anni fa (mi viene voglia di tornare studente al solo pensiero) e magari vedere la corsa delle bighe di Ben Hur.
  • Libri di advertising multimediali: invece di ingegnarsi a trovare delle modalità comode per visionare i link inseriti in libri di marketing e advertising come nel caso di Invertising di Paolo Iabichino sarà possibile visionare direttamente sull’iPad i video delle campagne citate e approfondire i case study.
  • Librogame “infinito”: vi ricordate i librogame, i libri in cui la storia dipendeva da alcune scelte che si prendevano nel corso della lettura con la possibilità di avere diversi finali e diversi percorsi da seguire? Con un iPad si potrebbe costruire un librogame potenzialmente infinito, da aggiornare con nuovi percorsi e nuovi finali.
  • Comics "personalizzati": recentemente mi è capitato di notare diversi tool e attività di comunicazione in cui viene richiesto di creare personaggi dei fumetti; all’interno di un libro di comics interattivo si potrebbe dare la possibilità al lettore di creare il proprio personaggio e vederlo prendere vita all’interno di un racconto. I fumetti in generale meglio si prestano per uno schermo a colori come quello dell’iPad rispetto a quello in bianco e nero degli altri e-reader sul mercato (e a questo proposito già si parla di un futuro Kindle a colori in grado di contrastare la possibile concorrenza dell’iPad).

Non mi sono soffermata sulle possibili implicazioni “social” di un prodotto editoriale creato appositamente per l’iPad. Nel post “What, Who, Where (e When): qual è il futuro dei servizi online?” avevo immaginato un servizio in grado di segnalarmi il ristorante giusto in base ai criteri che avevo indicato (What = cucina indiana), vicino al luogo in cui mi trovato (Where), con giudizi positivi da parte dei miei amici che ci erano già stati (Who) recentemente (When).

Ora mi immagino una guida di viaggio con inserita all’interno questa applicazione. Le apps sviluppate per l’iPhone possono quindi arricchire i prodotti creati per l’iPad.

Quali possono essere quindi le opportunità legate all’arrivo di iPad? E chi può giovarne?

Le opportunità possono essere potenzialmente molte e ne possono giovare in tanti: sviluppatori, editori, brand, il mercato delle apps è “aperto” a differenza di quello editoriale.

In particolare ho letto articoli con toni speranzosi e ottimisti nei confronti di

  • Editori di magazine: l’iPad potrebbe essere il device che dà finalmente nuova vita ai magazine, grazie allo schermo a colori e alla navigazione multimediale. Condè Nast ha già annunciato lo sviluppo di un’applicazione iPad per GQ e in futuro per Wired (US ovviamente). Un articolo interessante per approfondire questo tema è “Can E-readers and Tablets Save the News?” di Mashable
  • Sviluppatori di gaming: le caratteristiche tecniche dell’iPad, in primis il touch screen, sono ideali per alcune categorie di game come i giochi di strategia, i physics games come Crayon physics e i board games (su uno schermo grande come quello dell’iPad si potrebbe giocare a Monopoli o a dama su un unico device). Vi consiglio di leggere “10 Potential iPad Games and Concepts to Build (Plus Bubble Ghost)”.

L’ultima categoria di aziende e persone che potrebbe avvantaggiarsi dell’arrivo dell’iPad è rappresentato da coloro che saranno in grado di sfruttare l’effetto “iPad fevercreando gadget e merchandising dedicato: in questo senso un caso emblematico è rappresentato da iMaxi l’iPad case a forma di assorbente creato sulla scia degli sfottò generati da uno dei possibili significati del termine Pad (non solo taccuino ma anche pannolino).

In generale il mio consiglio è di non sottovalutare l’iPad perchè i limiti tecnologici si superano e le potenzialità di sviluppo di un mercato legato a questa categoria di device e ai relativi prodotti mi sembra ci siano.

In attesa di farmi una vera e propria opinione monitoro le valutazioni e i commenti degli altri. A questo proposito ho salvato i link che ho trovato interessanti su delicious con il tag ipad delicious.com/lafra80/ipad.