Quando incontrarsi non è una cosa scontata

Ho creato questo blog nel giugno 2006 e più o meno da allora ho iniziato a conoscere persone che come me sono appassionate di internet, di social networking, di tecnologia, di media, etc. Le conoscevi o le riconoscevi ad un convegno, ad un barcamp, ad una girl geek dinner e poi le seguivi in rete, fino al prossimo incontro diciamo reale.

Poi succede che con alcuni stringi una relazione che va aldilà del like o del retweet, e va anche aldilà degli “eventi comandati”, quelli in cui magari non ti sei messo d’accordo con nessuno, dove vai e pensi “chissà chi becco”. Con alcuni decidi di vederti anche in contesti diversi, più personali, familiari: il tuo pub di fiducia, dove vai e non fai nemmeno checkin perché per te è un luogo intimo, la tua casa, il parco dove vai a rilassarti leggendo. E quando inviti una di quelle persone che hai conosciuto online in alcuni di questi spazi si crea un legame forte, di poche parole e tanti gesti, sorrisi, abbracci, perché questo tipo di condivisione non è affatto scontato.

Marco per me era una di quelle persone. Come me condivideva tanto con tanti e poi se si affezionava era pronto ad aprirti la porta di casa, a presentarti la sua splendida famiglia, a farti sentire parte della sua vita.

Non riesco a ricordare quando ho visto Marco la prima volta ma so che non mi sono mai sentita come un’estranea per lui. Sono sicura che abbia fatto questo effetto su tanti. Era una delle cose belle di lui.

Mi chiamava la sua “figlia grande” e tutte le volte che ci siamo visti non ha mai perso occasione per invitarmi a cena, come se ci tenesse a creare momenti da trascorrere insieme che non fossero quelli casuali o dettati da dinamiche più o meno lavorative.

Conservo due ricordi bellissimi di Marco.

Il primo è il concerto di Celine Dion: sono andata lì con mia madre e ad un certo punto sento una voce che urla “LaFraaa!”: era seduto in mezzo ad una decina di uomini in giacca e cravatta e lui invece in camicia a quadretti beige e l’immancabile taglio di capelli alla Wolverine, solo brizzolato. Incontrarsi in quell’occasione è stata una vera festa, abituati a vedersi ai convegni essere lì insieme ci era sembrato un evento eccezionale. Negli anni successivi ne abbiamo parlato innumerevoli volte nell’imbarazzo generale dei presenti che non potevano capire cosa ci fosse di così entusiasmente in un concerto di Celine Dion.

Il secondo è in Puglia, nella sua casa al mare, con Paola e le figlie. Stavo facendo un viaggio itinerante e quando Marco mi ha proposto di andare a trovarlo ho accettato subito. Mi ricordo un abbraccio forte, sincero, quasi paterno.

Ecco io lo so che per tante persone Marco era un guru, un pioniere di internet, uno di quelli che trovi linkato alla fine delle citazioni, ma per me era soprattutto una persona che non dava nulla per scontato.

Grazie, mi mancherai.

Funky Professor e LaFra (Concerto di Celine Dion, 2008)