Girl Geek Dinner: lafra.it un blog un po’ tecnologico?

Settimana scorsa Livia ha pubblicato il video realizzato in occasione della Girl Geek Dinner a cui ho partecipato venerdì 29 febbraio in cui intervista alcune delle ragazze presenti tra cui la sottoscritta.

Credo che sia decisamente la mia più lunga apparizione in video e questo perchè personalmente non mi ritengo in alcun modo videogenica e ho la tendenza ad arrossire visibilmente e a balbettare :-). In questo caso penso che il vino abbia fatto la sua parte e quindi eccomi nel video, sorriso a 50 denti, biascicante e tono di voce a mio avviso anche un po’ antipatico (il rossore non si nota fortunatamente).

Soggettività estetica a parte, voglio scrivere questo post soprattutto perchè mi sono resa conto di aver detto una castroneria pazzesca, complice la fretta, un po’ di imbarazzo e la povertà lessicale:

"scrivo un blog un po’ tecnologico"

Ma che vuol dire un po’ tecnologico?? Direi proprio un bel niente 🙂

Da un po’ vorrei concedere a questo blog personale un tocco di chiamiamola personalità ma prima di farlo vorrei togliermi una piccola curiosità: secondo voi che tipo di blog è questo? Cioè se qualcuno vi dovesse chiedere: "di cosa parla lafra nel suo blog (e come ne parla)?", voi cosa rispondereste?

Grazie a chi vorrà partecipare a questo piccolo sondaggio eheh.

 

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Social Media Lab + Minibar: cosa mi sono portata a casa

Sì venerdì c’ero anch’io e ho fatto la doppietta Social Media Lab e Minibar.

Per quanto riguarda il Minibar ho le prove della mia presenza:

 

Per quanto riguarda il Social Media Lab la prova tangibile della mia presenza è che so cos’è il CPM Binario 🙂

Quando Mafe ha aperto la giornata con il suo intervento chiedendo "chi sa cos’è il CPM?" "chi sa cos’è il codice Binario?" "chi si è chiesto il perchè di questo titolo?" io ho alzato la mano ma la verità è che non mi ero davvero posta questa domanda, forse sono andata sulla fiducia :-), e ho iniziato ad ascoltare con curiosità.

CPM è un’unità di misura utilizzata in advertising ed è l’acronimo di Cost per mille (o Cost per Thousand) visualizzazioni degli annunci (non è utilizzata solo online – inteso come display advertising ovviamente – , ma in radio, TV e altre forme di pubblicità) mentre il Il sistema numerico binario è un sistema numerico posizionale in base 2, cioè che utilizza 2 simboli, tipicamente 0 e 1, invece dei 10 del sistema numerico decimale tradizionale, […] è usato in informatica per la rappresentazione interna dei numeri, grazie alla semplicità di realizzare fisicamente un elemento con due stati anziché un numero superiore.

Mafe ha accostato un elemento tipico dell’advertising tradizionale con un altro appartenente all’Informatica in generale e quindi possiamo dire anche ad Internet. Perchè?

Per spiegare con quale parametro le aziende dovrebbero valutare il loro potenziale investimento in iniziative online volte a dialogare con i singoli utenti: usando il CPM Binario, ossia considerare il numero 1000 con il sistema numerico binario e rapportarlo all’equivalente nel sistema numerico decimale, ossia 8 (per saperne di più su questa conversione potete leggere la Breve guida sul calcolo dei numeri binari con le operazioni matematiche).

Quindi quando attivo una comunicazione mirata e personalizzata su 8 utenti internet devo considerare che questo dato potrebbe essere equiparato ad un target di 1000 spettatori di una campagna ad esempio televisiva e questo perchè se nel primo caso io arrivo a conoscere queste 8 individui a coinvolgerli davvero a farli vivere seriamente un’esperienza con il mio brand nel secondo la comunicazione è "sparata" ai mille con la speranza di averli colpiti e influenzati. Nel primo caso invece possiamo stare (quasi) certi che questi non terranno tutto per sè ma lo condivideranno, diventeranno non solo dei brand lovers ma dei veri e propri ambassadors, arrivando potenzialmente a raggiungere positivamente fino a 1000 utenti. Ovviamente questo processo di viralizzazione è più tangibile e soprattutto misurabile se avviene online, difficilmente possiamo sapere quanto la diffusione dello stesso è capillare offline.

Questo assunto così forte, e ovviamente provocatorio, è stata una premessa ideale alla presentazione delle start-up che è seguita all’intervento di Mafe, per le quali il passaparola è un requisito fondamentale per lo sviluppo e la crescita.

Tornando al CPM Binario, Mafe ha evidenziato un altro aspetto ostico per la comunicazione online ed è la misurazione: quello che in realtà è un punto di forza del web, ossia la possibilità di avere dati certi sul comportamento degli utenti, viene vissuto da molti con frustrazione soprattutto da parte di coloro che sono abituati a lavorare per stime (con le quali è più facile trovare delle adeguate giustificazioni ai propri risultati).

Purtroppo, anche se io personalmente direi per fortuna, l’evidenza e la brutalità dei numeri è un aspetto del web che bisogna in qualche modo accettare e soprattutto imparare a conoscere riparametrando le proprie unità di misura relative all’efficacia dei progetti di comunicazione.

Per quanto riguarda il resto della giornata vi invito a leggere altri post scritti sull’argomento:

Social Media Lab (second edition) e Minibar Italy di Francesco Federico che ho avuto il piacere di conoscere di persona

MiniBar – The Day After di Adriano Gasparri con il quale ho un conto in sospeso 😉

SocialMediaLab: resoconto di una giornata di Dr_who

Social Media Lab 2 @ IULM e MiniBar @ Triennale di Frenz (feelByte)

e ovviamente il blog ufficiale del Social Media Lab dove è possibile trovare tutte le presentazioni delle start-up presenti al Minibar.

Per quanto mi riguarda ho già parlato sia di Zooppa che di Zzub (ai tempi Bzzers), due delle iniziative presentate durante la giornata, su One Web 2.0 quindi per il momento vi rimando lì :-).

Mi riprometto di saperne di più su BootB, per il momento ho la loro maglietta appesa nella bacheca del mio ufficio come promemoria!

 

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I miei eventi di Febbraio: dove potete trovarmi…

calendar february

February by CougPDX

Chi ha un account su Upcoming, il calendario 2.0 di Yahoo dove poter condividere la propria partecipazione ad eventi e manifestazioni con gli altri, forse lo sa già; per chi invece non lo sa vi informo che parteciperò a queste tre iniziative nei prossimi giorni:

  • 15 febbraio 2008 (2:30 PM – 5:00 PM) Social Media Lab 2.

    Torna il Social Media Lab a Milano con un secondo incontro dedicato alle sinergie tra web 2.0, marketing e reti informali di comunicazione […].

  • 15 febbraio 2008 (6:30 PM – 8:30 PM) Minibar Italy

    […] Un’occasione per incontrarsi, scoprire nuove idee e discutere di blog, social networking, P2P, mondi virtuali, Creative Commons, Net Tv, applicazioni web… frizzi e lazzi del Web 2.0…

  • 29 febbraio 2008 Girl Geek Dinner ,

    Le Girl Geek Dinners sono delle opportunità speciali per incontrare e socializzare con donne interessanti durante una cena. Vengono organizzate in tutto il mondo e sono eventi unici e assolutamente divertenti .[…]

    a differenza dell’anno scorso, quando mi ero limitata a parlarne, quest’anno non mancherò, mi sono già iscritta 🙂

Chi c’è?

 

Cosa c’è nel futuro di Apple? Arriva la CEO di Avon.

Cosa c’è nel futuro di Apple? Come mai Steve Jobs ha dato una poltrona alla CEO Avon?
Questi sono alcuni dei possibili scenari delineati nell’articolo di Wired:

  • Strategie di comunicazione e/o di vendita dedicate alle donne
  • Miglioramento della propria Corporate Social Responsibility
  • Programma di m-commerce in China sfruttando l’expertise di Avon (scenario interessante per iPhone)
  • Nuovo modello di retail in China orientato alla forza vendita

Di seguito alcuni estratti dell’articolo. Che ne pensate?

clipped from www.wired.com

 
Avon cosmetics CEO Andrea Jung is taking a seat on the board of Apple. Why? Good question.
 

Jung is the first woman to sit on Apple’s board in a decade, and that she heads up one of the most feminine companies in the world. Avon touts itself as the "company for women," empowering millions of female entrepreneurs. The world of technology is distinctly male, but if there’s a high-tech company that appeals to women, it’s Apple.

 
Jung is an expert in marketing on a global scale
 
Jung is also an expert in corporate social responsibility
 
In China, Avon has set up an m-commerce program that allows sales reps to order cosmetics, track orders and set up accounts over their phones
 

In China, Avon isn’t a pure direct-sales operation. Instead, it operates a hybrid model that blends 5,500 retail stores, or beauty boutiques, with 130,000 direct-sales reps.

 
Perhaps Jobs is thinking of setting up hundreds of small Apple boutiques all over China
  blog it

Sei una donna geek (o anomala) SE… (quarta puntata)

sei capace di pensare, anche solo per un secondo, che il tuo fidanzato potrebbe farti la proposta di matrimonio con questa scatolina 🙂

(via tecnocino)

Dite che dopo questa uragano mi lascerà? :-\

Sei una donna geek (o anomala) SE… (terza puntata)

Sei una donna geek (o anomala) SE… (seconda puntata)

Sei una donna geek (o anomala) SE… (prima puntata)

 

 

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Emoticon Piratesche per il “Talk Like a Pirate Day”

Grazie a Inga, aka Spery, che mi ha girato un link dal blog di Manfrys, ho scoperto che oggi è il Talk Like a Pirate Day, e su Twitter, dopo le prime domande in merito a quella strana bandana presente oggi sul logo di Flickr,  i primi twit "piratestyle" non si sono fatti attendere.

Intanto io e Inga ci scambiamo emoticon piratesche su messenger eheh.

Le emoticon piratesche le trovate su Mrwebmaster.it

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del.izio.si X lafra [ago]: Giovy su Second Life, YSlow e 3Dpregnancy

My Second Life | Giovy’s Blog

Giovy descrive la sua esperienza su Second Life "Mettendo da parte le cazzate come farci comizi o concerti […] la capacità di aggregazione sociale di SL è come quella che hanno i forum o i newsgroup, con la differenza che qui si va oltre il semplice testo scritto utilizzando un "io digitale"

Post di Tiziano Fogliata in cui descrive YSlow, plugin per Firebug il cui "scopo è quello di mostrare quali sono le probabili cause di rallentamento di una pagina web suggerendo anche le possibili soluzioni da adottare per risolvere i problemi"

Maestroalberto spiega il funzionamento di 3Dpregnancy "un’agenda online che accompagna giorno dopo giorno la coppia mostrando l’evoluzione del bambino nel grembo della madre"

 

GUARDA TUTTI I DEL.IZIO.SI PER LAFRA e non solo…

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“Intervista ad una Donna Geek”: Me

Tra le tante interviste a Blogger più o meno famosi (una delle più recenti che vi consiglio di leggere è quella a Stefano Gorgoni aka "Must" sul TagliaBlog) c’è anche un’intervista alla sottoscritta.

L’intervistatore è MagoGae che ringrazio tantissimo per questa idea.

Ve la riporto.

Come ti è venuta in mente l’idea di avere un blog? Cosa ha fatto scattare la scintilla?

L’idea è nata come spesso accade dalla semplice curiosità; la verità è che però non conoscevo molto bene la realtà della blogosfera e quindi mi ero limitata ad aprire un blog e ad inserire contenuti di altri. Poi circa un anno fa ho partecipato al Workshop “Network, o del nuovo umanesimo digitale” nell’ambito dell’EBA Forum dove tra i relatori c’erano Mafe di Maestrini per Caso (chairman), Paolo Valdemarin, Luca De Biase, Sergio Maistrello e altri che non conoscevo minimamente (pensa che ero seduta accanto a Mauro Lupi e non sapevo chi fosse). Insomma si è parlato tanto di blog e della differenza tra blogger e giornalisti: il blogger a differenza del giornalista scrive solo se ha qualcosa di interessante da dire. E quindi mi sono detta “Questo incontro per me è stato interessante e di questo parlerò domani nel mio nuovo blog :-)

Aspetto “ludico” a parte elenca 2 buone ragioni per gestire un blog personale.

Aspetto “ludico” a parte? L’aspetto ludico è la prima buona ragione :-) A parte gli scherzi il blog quest’anno è stata la mia ancora di salvezza in un periodo in cui il lavoro non riusciva più a darmi soddisfazioni, in cui mi sentivo di non riuscire ad imparare niente di nuovo e di interessante. Leggere, fare ricerche, per poi parlarne sul proprio blog mi ha consentito di non arenarmi ma di continuare a crescere a livello professionale e apprendere cose che il mio lavoro non sarebbe mai stato in grado di trasferirmi. Far parte della blogosfera, per quanto io sia una piccola blogger, è un’esperienza unica, ed è impossibile se non si è blogger capirla, bisogna viverla (oh mamma entro nel filosofeggiante…).

Grazie al blog hai fatto amicizie che mai avresti pensato di fare e che consideri importanti? intendo non le solite amicizie che si fanno solitamente in rete.

Assolutamente sì. È pazzesco se penso che qualcuna delle massime autorità della blogosfera italiana è nei miei contatti di Messenger ;-)

I blog che visiti più spesso?

Principalmente quelli che parlano di Blogosfera, Web 2.0, Web Marketing e Communication, Advertising etc. ma non solo. Mi piacciono tantissimi i “blog a strisce” ad esempio, Eriadan in primis, e quelli che parlano di libri ed editoria in generale. Ritengo molto importante nella scelta dei blog che leggo il tocco personale dell’autore, insomma l’anima strettamente “umana” del blog.

I siti zozzi che visiti più spesso?

La sezione OT di alcuni Forum, ad esempio TPU, ci sono certi zozzoni da quelle parti ;-) (si scherza ovviamente…)

Cosa legge solitamente una donna geek?

Davvero di tutto! Come diceva Melanie Griffith in “Una Donna in Carriera”: Non sai mai da dove ti può venire un’idea geniale!

L’emoticon che più ti rappresenta?

Su Messenger è quella che viene fuori digitando questa combinazione di tasti *-), quella diciamo perplessa.

Pensi che gestire un blog possa avere una funzione curativa?

Beh nel mio caso l’ha avuta.

Immagino che le donne geek (in quanto anomale) la diano più facilmente. Vero o falso?

Mah io per la verità vedo tante donne normali che la danno senza problemi, forse non hai avuto la stessa fortuna eheh.

Come si approccia una donna geek?

Non facendole queste domande ;-) (scherzoooo)

Consideri la comunicazione virtuale (fatta con i vari messenger, chat, siti web ecc.) di serie B rispetto a quella reale, verbale, o la consideri più sincera? più reale, in virtù del fatto che sapendo di essere nell’anonimato la gente si apre di più.

Io le vedo come entrambe di Serie A, quella “fisica” perchè completa sensorialmente parlando, quella “virtuale” perchè potenzialmente illimitata. Per quanto riguarda stare nell’anonimato o meno è una questione di scelte, se potessi vorrei incontrare quasi tutte le persone con cui ho un rapporto esclusivamente virtuale, con cui non ho mai nemmeno parlato al telefono ma oltre ai limiti spazio-temporali spesso insorgono anche limiti di carattere diciamo sociale. Insomma a volte è difficile spiegare che si ha voglia di andare ad esempio ad un raduno dove c’è gente che “non si conosce“, perchè questo è quello che vede il mondo “offline”, il mondo “normale” (contrapposto a quello anomalo eheh), quel mondo che non vive la rete ma magari si limita semplicemente ad usarla e che non vede quindi le implicazioni “umane” dell’avere una vita “virtuale”. Ho parlato più volte di questo aspetto sul mio blog fino ad arrivare ad inventarmi un’intervista doppia tra il me “fisico” e il me “virtuale”! :-)

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